L’anno che termina ci ha costretti a percorrere un cammino faticoso, irto di ostacoli così da farci vedere la meta quasi come un miraggio lontano.
La pubblica amministrazione, i politici, i giornalisti, i medici, i notai, sono state categorie che ci hanno martoriato. A volte con comportamenti insipienti e, troppo spesso, con una sadica arroganza di chi ha in mente solo il proprio interesse.
La forza dell’ottimismo mi fa sperare che qualcosa possa cambiare e che l’anno nuovo ci possa riservare un percorso più facile.
Incontrare qualche medico che abbia la passione per curare, qualche giornalista che ami la ricerca della verità, qualche notaio che abbia la coscienza che c’è tanta gente che lavora e rischia per poco più di mille euro al mese.
Avere la fortuna andando in qualche pubblica amministrazione, comune, regione o aziende sanitaria, di trovarsi di fronte a donne e uomini consci di dover essere a servizio dei cittadini…
E poi soprattutto, di non imbattersi più in politici privi della consapevolezza che le loro scelte inadeguate, sono la causa del declino del paese e del furto del futuro alle nuove generazioni.
Sciagurato l’anno che finisce per tante decisioni sbagliate, per tanti debiti caricati sulle nostre spalle, su quelle dei nostri figli e nipoti, per l’egoismo dilagante che ha aumentato le diseguaglianze.
Che l’anno che verrà sia davvero un pò più sereno, ci sia salute, ci siano meno sirene che ci trascinano nel baratro, ci sia soprattutto più consapevolezza in tutti noi delle nostre responsabilità.
Davide Cervellin